L’argento è un metallo prezioso meno comune dell’oro, spesso estratto insieme a metalli di base come rame, piombo e zinco. Circa il 70% della produzione di argento è un sottoprodotto di queste estrazioni. A causa di questo processo complesso, vengono estratte solo circa 20.000 tonnellate di argento all’anno.
La storia dell’argento risale al V millennio a.C., utilizzato dalle antiche civiltà per vari scopi. Gli egizi lo chiamavano “metallo lunare” e nel VI secolo a.C. i greci introdussero le prime monete d’argento, stabilendone il ruolo nei sistemi monetari. L’argento ha avuto una notevole importanza politica ed economica, superando l’oro in valore fino al XX secolo.
La versatilità di questo metallo prezioso si estende oltre la valuta e i gioielli. L’argento trova applicazioni nell’ingegneria elettrica, nella fotografia e persino nella tecnologia alimentare e farmaceutica grazie alle sue proprietà antimicrobiche. Nel 2007, i principali consumatori industriali di argento includevano gli Stati Uniti (23%), India e Giappone (16%) e Italia (7%).
Spinto da una domanda costante e da una diminuzione delle forniture, il prezzo dell’argento ha registrato un costante aumento negli ultimi anni. Questa scarsità contribuisce alla fluttuazione del valore del metallo sul mercato.
I principali paesi produttori di argento includono Messico, Perù e Australia, con contributi significativi anche da Cina, Polonia, Russia, Canada e Stati Uniti. Queste nazioni svolgono un ruolo cruciale nell’approvvigionamento del mercato globale dell’argento.
I principali centri di scambio per l’argento includono il New York Mercantile Exchange (COMEX), il Tokyo Commodity Exchange, il Chicago Board of Trade e il London Bullion Market. Il valore totale dell’argento scambiato su queste borse è stimato intorno ai 17 milioni di dollari USA. Questi mercati forniscono piattaforme per investitori e aziende per acquistare e vendere argento, influenzando i prezzi giornalieri dell’argento.
