Dow Jones oggi: calo dopo dati sull’inflazione

Il Dow Jones Industrial Average ha subito un calo giovedì, interrompendo una serie positiva di tre giorni. Il ribasso è seguito alla pubblicazione di dati sull’inflazione statunitense superiori alle aspettative, che hanno portato a un’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato e hanno esercitato pressione sulle azioni di Nvidia.

Il Dow, composto da 30 titoli, ha perso 137,66 punti, con un calo dello 0,35%, chiudendo a 38.905,66. Anche il Nasdaq Composite ha subito un calo, dello 0,3%, a 16.128,53, mentre l’S&P 500 è sceso dello 0,29%, terminando la sessione a 5.150,48. L’indice dei prezzi alla produzione (PPI) di febbraio, una misura dell’inflazione all’ingrosso, è aumentato dello 0,6% il mese scorso. Il PPI core, che esclude i prezzi di alimentari ed energia, è aumentato dello 0,3% a febbraio. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,3% per il PPI complessivo e dello 0,2% per il PPI core. Inizialmente, le azioni hanno mostrato resilienza dopo il rapporto, ma hanno presto perso slancio dopo l’apertura del mercato.

“Le domande ora sono: i trader ripenseranno a quanto presto la Fed taglierà i tassi e questo rallenterà il rally del mercato azionario in modo significativo?”, si è chiesto Chris Larkin, amministratore delegato del trading e degli investimenti presso E-Trade di Morgan Stanley. Questa incertezza sui futuri tagli dei tassi della Federal Reserve ha contribuito al calo del mercato.

Il preoccupante rapporto sull’inflazione ha innescato un aumento dei rendimenti obbligazionari, con il rendimento del Treasury a 10 anni di riferimento che è aumentato di circa 10 punti base al 4,29%. Anche le azioni di Nvidia hanno sofferto, calando per la quarta volta in cinque sessioni, con un calo di oltre il 3%. Questo declino del prezzo delle azioni di Nvidia ha ulteriormente contribuito al ribasso generale del mercato.

“Penso che una domanda sia: i rendimenti continueranno a salire e, in tal caso, avremo un ulteriore ribasso del mercato? Penso che la risposta sia sì a entrambe”, ha affermato Thierry Wizman, global FX and rates strategist di Macquarie. La sua analisi evidenzia il potenziale per ulteriori cali del mercato se i rendimenti obbligazionari continuano a salire.

Il rapporto sul PPI rappresenta l’ultima pubblicazione di dati economici significativi prima della prossima riunione politica della Federal Reserve, prevista per il 19-20 marzo. Questa riunione sarà cruciale per determinare la futura direzione della politica monetaria e il suo impatto sul mercato azionario. I principali titoli tecnologici come Apple e Microsoft hanno visto un aumento dell’attività di acquisto giovedì. La piattaforma di trading di Robinhood ha registrato un’impennata del 5% dopo aver riportato un aumento del 16% su base mensile delle attività in custodia per febbraio. Al contrario, la startup di veicoli elettrici Fisker è crollata di quasi il 52% a seguito di un rapporto del Wall Street Journal che indicava che la società aveva ingaggiato consulenti per la ristrutturazione in preparazione di una potenziale dichiarazione di fallimento.

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