Questo rapporto descrive i tassi di cambio utilizzati dal governo degli Stati Uniti per le transazioni in valuta estera, come previsto dalla Sezione 613 della Legge Pubblica 87-195. Questi tassi garantiscono la coerenza tra tutte le agenzie governative nella segnalazione delle partecipazioni e delle transazioni in valuta estera in dollari USA. I tassi coprono un’ampia gamma di attività finanziarie, tra cui incassi, esborsi, obbligazioni e crediti, in tutte le valute estere rilevanti per le operazioni del governo degli Stati Uniti.
Esistono alcune eccezioni in cui tassi specifici sono dettati da accordi internazionali o dalla natura della transazione, come conversioni o vendite di valuta. Linee guida dettagliate per queste eccezioni sono disponibili nel Manuale Finanziario del Tesoro.
I tassi di cambio pubblicati rappresentano i tassi a cui il governo degli Stati Uniti potrebbe acquisire valute estere per la spesa ufficiale alla fine del mese precedente. Questi tassi sono validi per il trimestre corrente (tre mesi).
Deviazioni significative del 10% o più dai tassi pubblicati attivano emendamenti emessi dal Tesoro. Tali emendamenti, efficaci dalla data di emissione, sono incorporati nel rapporto come voci separate, consentendo una segnalazione accurata delle transazioni durante tutto il trimestre. Gli emendamenti coprono anche valute estere di nuova istituzione.
Sebbene cruciali per una rendicontazione uniforme tra le agenzie governative, questi tassi non sono tassi di mercato correnti e non dovrebbero essere utilizzati per valutare le transazioni che incidono sugli stanziamenti in dollari. Servono allo scopo specifico di una rendicontazione finanziaria coerente tra le agenzie governative. L’utilizzo di questi tassi garantisce che tutte le agenzie riportino le transazioni in valuta estera in modo standardizzato, facilitando dati finanziari accurati e comparabili. Questi tassi forniscono una base stabile per la rendicontazione, anche in presenza di fluttuazioni del mercato.